domenica 15 febbraio 2009

Cosa ci riserva Windows 7


Molte sono le voci e le foto che circolano in Rete riguardanti Windows 7, il prossimo sistema operativo di Microsoft che molto probabilmente sarà costretto a tralasciare temporaneamente le linee guida di Redmond che vedono alternarsi le minor e le major release dei propri OS. In questo articolo desidero fare un po’ di ordine riunendo tutte le voci più affidabili e ufficiali ( perchè ci sono già indiscrezioni ufficiali rilasciate da Microsoft ), tralasciando le fantasie metropolitane che rimbalzano in rete.
Raccomando di leggere questo articolo con calma senza lasciarsi prendere dall’ansia di avere sul PC “un sistema che diverrà presto obsoleto”: specie nel caso di Windows Vista, è un pensiero che va scacciato immediatamente. Vista è un sistema giovane dalle enormi potenzialità che sta migliorando sempre più con gli aggiornamenti rilasciati da Redmond e pubblicati sul nostro blog, godiamocelo finchè possiamo!
Introduzione
Una delle caratteristiche chiave di Windows 7 dovrebbe risiedere nella completa riscrittura dell’intero codice. Le versioni precedenti infatti sono basate tutte sullo stesso kernel, modificato nel corso del tempo; con Windows 7 invece l’intero approccio del sistema operativo nei confronti delle applicazioni dovrebbe cambiare radicalmente basandosi interamente sugli hypervisor e quindi sfruttando a pieno le tecnologie di virtualizzazione. Con la virtualizzazione dovrebbe essere ottenuto migliore supporto alle applicazioni più vecchie, e probabilmente qualcosa di simile consentirà di non “buttare via” le proprie collezioni ludiche, anche se è improbabile che tale meccanismo non vada a causare perdite in fatto di prestazioni.

L’interfaccia dovrebbe basarsi interamente su una versione riadattata di Windows Aero, probabilmente sarà semplificata e interamente rielaborata, eliminando qualsiasi particolare che in Windows Vista resiste, quasi fosse una “malattia ereditaria” ( come non dimenticare le icone a 16 colori o le finestre di errore - alcune - in stile Windows 95? ). Naturalmente sarà possibile “scalare” le caratteristiche dell’interfaccia per adattarla alle capacità del proprio PC. Nell’immagine qui sopra è possibile vedere un’anteprima significativa delle indiscrezioni conosciute ad oggi ( sia chiaro, non è stata rilasciata da Microsoft ): l’erede del Menù Start sarà probabilmente un menù rotondeggiante, “a torta”, particolarmente intuitivo e adatto anche all’utilizzo completamente “touch-browsing”. Viene logico pensare che ci sarà spazio anche per gadget come la visualizzazione degli appuntamenti di calendario ( o solo parte di essi ), i contatti connessi al servizio di Messaggistica Istantanea… L’introduzione di questi particolari era già stata tentata con i prototipi di Longhorn, ma alla fine il menù d’avvio ha resistito e quindi tutto è stato reintegrato nella Sidebar.
Il Sistema
Da non dimenticare inoltre le importanti novità attese per l’interazione con il sistema, che si baseranno su tre pilastri: Explorer, reimpostato interamente con interfaccia Ribbon, a opera dei creatori di Office 2007, probabilmente Surface Technology, ossia il controllo “touch-browsing” del computer senza l’uso di tastiera e mouse per le operazioni comuni ( Microsoft Surface si basa su Windows Vista e i suoi sviluppatori non avevano escluso di integrare parte di esso in Windows 7 ), e Speech Recongnition, sfruttato per essere utilizzato in maniera ibrida con i comandi tattili e classici tramite tastiera e mouse ( si spera che sia disponibile anche in italiano! ).

Il forte orientamento alla virtualizzazione dovrebbe emergere nella gestione delle applicazioni; al momento dell’installazione, esse non si integrerebbero più in maniera così profonda, come fanno quelle attuali, con il sistema operativo, ma rimarrebbero confinate all’interno di specifici “layer di astrazione”, unica modalità di comunicazione tra l’applicazione e il sistema operativo stesso. In tal modo si dimezzeranno i tempi di “alloggiamento” di un programma sul proprio computer, si ridurranno o addirittura annulleranno le dipendenze programma-sistema che spesso causano spiacevoli regalini in Windows, specialmente in fase di disinstallazione ( tale processo sarebbe quindi un semplice shredding di tutti i file del programma ). Sarà anche possibile installare due versioni simili di un software ( per esempio Photoshop CS2 e CS3 contemporaneamente ): in tal modo si potrà effettuare una migliore comparativa fra la versione posseduta e quella più recente valutando la possibilità di effettuare un upgrade. Molti dicono che questo sistema possa essere in grado di visualizzare le Risorse di Sistema senza permettere ai virus di attaccare Windows direttamente, chiudendoli in una Sandbox.
FileSystem, WinFS tornerà?
Alcune voci ritengono anche che possa venir reintrodotto WinFS (un layer relazionale che poggia sopra a NTFS), già previsto per Windows Vista, ma poi abbandonato per problemi di sviluppo… Ai tempi Microsoft aveva dichiarato di aver cessato completamente lo sviluppo di tale tecnologia riciclando le parti di codice già prodotte, in altri pacchetti commerciali come SQL Server, quindi anche la sua implementazione in Windows 7 è tutt’altro che certa. Però “impossible is nothing”, quindi continuiamo a sperare! Sarebbe carino da parte di Microsoft rilasciare un File System che non richieda più deframmentazione. Già, che dire del kernel? Aria di rivoluzione, le dimensioni del sistema dovrebbero ridursi grazie alla modularità del Core di Sistema annunciata da tempo che consentirà di avere in Windows solamente lo stretto necessario, senza quindi elementi non necessari.
Il kernel
Microsoft ha recentemente visualizzato in anteprima una versione preliminare del kernel di Windows 7 che ha stupito praticamente tutti per la sua semplicità.
Molti pensano a Windows come un sistema “pesante” - ha detto Traut - e probabilmente ci sono delle ragioni in questa affermazione. In realtà già il “nucleo” di Windows Vista, senza interfaccia grafica, pesa meno di 25 MB sul disco. Ma poi il Vista commercializzato da installare pesa oltre 4GB.
Traut ha mostrato che ‘MinWin’ per funzionare ha bisogno solamente di 40B di memoria RAM (incredibile, n.d.r). Microsoft pensa di usare quel nucleo in una vasta serie di prodotti, e più snello sarà più si allargherà la fascia di hardware utilizzabile.

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